ORIGINE DELLA COOPERATE ENTE GESTORE DELLE COMUNITÀ “FRATELLO SOLE”
Premessa
Dopo 40 anni di esperienza, nel settore tossicodipendenze, ci corre l’obbligo, come operatori, di richiamare l’attenzione sull’attività svolta dalle nostre strutture operative, per ricordare, semplicemente, che le diverse forme di volontariato operanti sul territorio nazionale, a cui tutti possono partecipare, se vengono incrementate e gestite correttamente costituiscono una vera ricchezza per la società e un valido sostegno per le persone in difficoltà. Le nostre città, oggi più che mai, ne hanno veramente un gran bisogno.
Per l’attività vissuta intensamente in quest’area, possiamo assicurarvi che i volontari “sono le espressioni migliori della cittadinanza attiva e della democrazia”. Spesso, queste persone, sacrificano il proprio tempo libero, per essere vicini a chi si trova in uno stato di disagio, di sofferenza e quindi di bisogno.
Sono operatori - questi - che risultano “pienamente gratificati” da un solo sguardo o da un semplice sorriso della persona alla quale è stata tesa la mano nel momento di maggiore difficoltà e che ti riempiono veramente il cuore. Sicuramente è questa la cosa più bella e gratificante del volontariato!
In quest’ottica le Comunità terapeutiche Fratello Sole sono state gestite dalla Cooperate in forma prettamente cooperativistica e con spirito di autentica partecipazione nei confronti delle persone in difficoltà.
Sono comunità molto apprezzate soprattutto da chi ha avuto modo di conoscerle da vicino, perché derivano:
➢ dal frutto di un’opera di umana solidarietà;
➢ da un luogo nel quale l’assistenza erogata - con la più attenta professionalità - si combina con i diversi gradi di sofferenza;
➢ da un’esperienza culturale e solidale nella ricerca costante di assicurare, alle persone in difficoltà, una migliore qualità della vita.
Ve ne sono altri, invece, che continuano ancora oggi, ad aiutarci - sistematicamente e nel più stretto riserbo - come spesso accade nel mondo del volontariato cattolico, che hanno collaborato e continuano a collaborare attivamente per risolvere momenti aziendali di particolare criticità.
Sono proprio questi i veri testimoni qualificati di una libera istituzione come la Cooperate, voluta da volontari e realizzata col concorso di spiriti eccelsi, come furono il Prof. Giuseppe Lazzati, Rettore Magnifico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e il Dott. Giancarlo Brasca primo Direttore Amministrativo della stessa Università.
I valori appena citati sono parte integrante dei principi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore la quale ha voluto nel 1978 costituire tramite il Prof. Lazzati ed il Dott. Brasca la prima Associazione Italiana per Tossicodipendenti ed Alcolisti (AITA) dalla quale sono scaturite, successivamente, tutte le altre iniziative che hanno permesso di aiutare - tramite finanziamenti procurati dal volontariato della Cattolica - giovani in difficoltà ospitandoli presso le sedi terapeutico-residenziali di Gioia del Colle (BA), di Santa Severa, Tolfa e Bracciano in provincia di Roma.
Ciò premesso ci limitiamo, quindi, ad evidenziare soltanto alcuni aspetti storici che hanno portato all’istituzione della Cooperate, ossia all’Ente gestore delle sedi operative denominate “Fratello Sole” e che abbiamo il piacere, di illustrarVi in una brevissima sintesi.
Origine
Il nostro progetto, trova la sua origine a Milano nel biennio 1973/1974, presso la Sede Centrale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Un’istituzione come la Cattolica, affermava Lazzati, ha il dovere di impegnarsi, in prima persona su questo gravissimo problema, evidenziando l’urgenza di coinvolgere in un “Progetto pilota” gli Istituti della Facoltà di Medicina, con l’annesso Policlinico Universitario Agostino Gemelli, scientificamente più vicini a questa piaga emergente.
Nel 1975 Brasca pienamente inserito nell’Organisation for Economic Cooperation and Development (OCSE per l’Area-Sanitaria) studiò in quella sede le tematiche del disagio giovanile e della diffusione della droga a livello nazionale, europeo ed internazionale.
Nel frattempo il Rettore Magnifico inizia a coinvolgere grandi personalità politiche, manager di Stato, docenti e dirigenti universitari (fra gli altri si ricordano Ricciuto, Scoppola, Glisenti, Bernabei, Rossano, Lipari, Manzini, Cicchetti, Morgante ed altri) nel tentativo di creare un soggetto in grado di illuminare e orientare l’opera delle istituzioni cattoliche nel settore delle tossicodipendenze. Del resto questo era il metodo concreto di fare politica di Lazzati! In seguito Brasca inizia anche la collaborazione sui problemi reali riguardanti la droga con il francescano Padre Ludovico Angelo Pesola sostenuto dai coniugi Sandro Pertini e Carla Voltolina.
Dal 1976 il Direttore Amministrativo della Cattolica - per la sua particolare attenzione al mondo della sofferenza fisica e morale - inizia ad avere, presso la sede di Roma, i primi contatti operativi, su tale argomento, con i direttori d’Istituto, sia del Policlinico Gemelli che degli Istituti Biologici della Facoltà di Medicina, che avevano competenze specific in materia di tossicodipendenze come il prof. Leonardo Ancona, Direttore dell’Istituto di Psichiatria e Psicologia; il prof. Luigi Ortona direttore dell’Istituto d Malattie Infettive (che successivamente venne nominato V. presiedere della Commissione Nazionale per la lotta all’ AIDS); Il prof. Giancarlo Vanini direttore dell’Istituto di Igiene ed altri docenti della stessa università; contatti, questi, indispensabili per tracciare le linee generali di un “Progetto pilota” sperimentale idoneo per le persone che a distanza di un decennio si sarebbero trovati in grosse difficoltà anche in Italia.
Brasca, per la riuscita ottimale del progetto si era anche prodigato per assicurare il massimo delle competenze professionali per organizzare un concreto supporto finanziario e amministrativo-gestionale in modo da assicurare nel tempo "continuità e sviluppo delle attività terapeutico-assistenziali".
Il 19 ottobre 1978 Brasca, ormai gravemente malato, convoca urgentemente a Roma presso la Facoltà di Medicina alcune personalità in presenza del dott. Marcello Cavicchioni, notaio dell’Università Cattolica, il quale procede alla formalizzazione dell’Atto costitutivo dell’Associazione Italiana Contro le Tossicodipendenze e l’alcolismo (AITA). Erano presenti come testimoni padre Ludovico Angelo Pesola ed Angela Coletta. Dopo appena 4 mesi gravemente malato all’età di 59 anni Brasca chiude la sua esistenza terrena.
Senza strutture, finanziamenti, esperienze gestionali non si poteva garantire l’assistenza agli ospiti e quindi, nel 1981 viene costituita la Cooperate (ossia l’Ente gestore della prima e delle successive sedi denominate Fratello Sole) per garantire nel tempo - oltre alla continuità terapeutica e il graduale sviluppo delle strutture amministrative - il progetto originario in piena armonia con i fini istituzionali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Per perseguire tali finalità la Cattolica confermò la volontà del Direttore Amministrativo indicando tramite l’Ing. Giuseppe Morgante, Direttore di Sede della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica ed il Dott. Antonio Cicchetti Condirettore della stessa Facoltà, il Dott. Francesco Angelini come Presidente della Cooperate, che assunse l’incarico il 26 giugno del 1981 pienamente consapevole delle responsabilità affidategli da Brasca e quindi dall’Università. L’11 marzo del 1983 il Prof. Giuseppe Lazzati, nella Sua qualità di Rettore Magnifico della Cattolica volle riconfermare, ufficialmente, al Dott.Angelini, tramite una sua lettera, il pieno sostegno e collaborazione dell’Università come è riportato testualmente nello stralcio che segue: ...“è motivo d’onore e, insieme, responsabilità da noi volentieri assunta quella con la quale professori e strutture della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica si sono messe a disposizione”.... Dopo 40anni di intensa attività aziendale svolta da tutti gli Operatori e sostenitori che si sono alternati in questi anni, unitamente alla costante vicinanza e sostegno delle figure apicali della Cattolica, siamo certi di essere riusciti a realizzare la prima parte del progetto iniziale voluto dai fondatori Lazzati, Brasca e padre Ludovico Pesola. La prosecuzione e la validità del Progetto originario a nostro avviso è meravigliosamente rappresentato e convalidato dai nostri ragazzi ospiti delle diverse strutture operative, dalla professionalità degli operatori e da tutti i sostenitori delle nostre iniziative. In questo lungo periodo di lavoro cooperativistico, l’istituzione è sicuramente cresciuta. È stata una crescita, volutamente rallentata, per raggiungere l’ottimizzazione della qualità dell’assistenza da erogare, passando con estrema cautela e gradualità da una ricezione iniziale di 10 ragazzi ed alcuni operatori presenti nel 1978, a 100 ospiti per circa 30.000 giornate di degenza/anno ed un organico di 40 operatori entro il 2019, con strutture operative in Puglia e nel Lazio regolarmente accreditate dalle rispettive regioni.